L’introduzione del salario giovanile dovrebbe portare vantaggi tangibili sia per i genitori che per i figli. I cambiamenti devono essere chiari e segnare il passaggio all’età adulta.
I giovani devono sentirsi presi sul serio dai loro genitori e capire che i cambiamenti previsti rappresentano un vantaggio in termini di libertà di manovra e di dignità.
Alcune spese, per esempio per hobby costosi, lezioni di musica o attività sportive a cui i genitori tengono in particolar modo, possono continuare a essere sovvenzionate dai genitori e quindi escluse dal calcolo del salario giovanile, anche se è auspicabile che i giovani contribuiscano di tasca propria con una determinata quota percentuale. Se i giovani abbandonano le attività, non hanno diritto al rimborso del denaro versato.
Spiegate ai vostri figli come si tiene una contabilità semplice oppure mostrate loro un’app per allestire un budget (per es. BudgetCH, Budget-Alarm o Caritas My Money).
Di che informazioni avete bisogno oltre a quelle che figurano nell’estratto conto?
Raccomandazione: le richieste di aumentare il salario giovanile hanno maggiori possibilità di essere accolte se motivate da una contabilità che le renda verosimili (per es. in caso di crescita improvvisa e relativa necessità di cambiare guardaroba).
Per gli acquisti su internet si consiglia di procurarsi una carta di credito prepagata. Con questa carta si possono fare acquisti online o scaricare musica solo se c’è un credito, ossia denaro, quindi non si possono spendere i soldi che non si hanno.
Parlate con i vostri figli della differenza tra quello che si spende per il tempo libero, per gli acquisti indispensabili (vestiti, giacca per l’inverno) e gli investimenti a lungo termine in vista di un acquisto di una certa portata (per es. una bicicletta nuova).
Se nel salario giovanile includete anche gli investimenti di una certa portata, come una bicicletta nuova, uno snowboard nuovo o altri articoli sportivi, valutate se non convenga che i vostri figli depositino su un apposito conto risparmio quanto riescono a mettere da parte per questi acquisti.
Sarebbe utile che non solo i figli abbiano un loro salario, ma che ciascun genitore disponga di una somma di denaro per sé, che non sia da destinare alle spese di casa, e della quale non deve rendere conto a nessuno.
Se i soldi non bastano o se aumentano i desideri, consigliate ai vostri figli come potrebbero guadagnare il denaro di cui hanno bisogno, per esempio curando bambini, facendo delle commissioni per la vicina anziana o aiutando di più in casa.
I genitori non sono tenuti a esaudire tutti i desideri dei propri figli. Se i figli hanno maggiori esigenze, forse potrebbero fare qualche piccolo lavoretto, per esempio curare bambini o aiutare la vicina anziana. Solo in casi eccezionali date la possibilità ai vostri figli di guadagnare qualcosa in più aiutando in casa, ma unicamente se si tratta di lavori che esulano dalla routine quotidiana, che sgravano veramente la famiglia e a patto che vengano eseguiti bene.
Al più tardi prima della fine della scuola dell’obbligo o dell’inizio di un lavoretto più importante del solito, occorre stabilire a partire da che reddito ridurre il salario giovanile, se i figli debbano farsi carico di altre spese, per esempio il premio di cassa malati, e a partire da che reddito debbano contribuire alle spese di vitto e alloggio.
Grazie al salario giovanile, i giovani imparano a gestire il denaro, quindi anche il salario da apprendista. All’inizio del tirocinio, stabilite con i vostri figli quali spese continuerete a pagare voi e quali dovranno invece pagare loro. Si tratta, in particolare, di definire chi paga i pasti consumati fuori casa, le spese di trasporto per andare a lavorare, il premio di cassa malati e altre spese supplementari.
Se i vostri figli decidono di continuare gli studi e di frequentare una scuola a tempo pieno, rivedete il salario giovanile e continuate a versarlo.